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domenica 19 maggio 2013

Dichiarazioni d'Intenti Laterali (part.2)

Pubblicato originariamente il 18 Maggio 2013 su ondalaterale.tumblr.com


Che cos’è un’onda laterale? Le onde non vanno a caso, è noto, vanno dritte al punto. Sono dei kamikaze, riempiono di testate la sabbia, sperando che si smuova. Le onde sono le donne, pervicaci, ossesse, inondano tutto ciò che si trova sul loro cammino, e se non si sta attenti si finisce sotto. Senza tornare. La spiaggia, la sabbia, è uomo. Fermo, pacato, paziente, subisce in eterno il fascino e il male che le onde gli riservano, ed il piacere di sentirsi inondato, il piacere del riflusso, facendo troppo poco per moderare il movimento eterno dell’acqua, non a caso determinato dalla luna. Le onde e la spiaggia non esisterebbero se non fossero in funzione le une per l’altra, e viceversa, tant’è che le onde senza sabbia le chiamiamo mari e oceani, e la sabbia senza mare è deserto, in un senso molto aldilà della somma dei grani di arenile.

Che cos’è un’onda laterale? Le onde laterali non esistono. Come non esiste onda che smuova la sabbia o una spiaggia che si lamenta degl’infiniti colpi dell’ossessione marina. Un’onda laterale è la fine della natura e del mondo come lo conosciamo, è lo sguardo distratto di un uomo ubriaco, è il sogno di un surfista. Onda laterale è il capovolgimento della realtà, eppure ancora aderente ad essa.

L’onda laterale è poesia. È proiezione della fantasia in un mondo tangibile.

È poesia.  

[Kazam82]

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